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Abruzzo: Centro o Sud?

A ciascuno di noi sarà capitato sicuramente di essersi trovati a disquisire con amici su questo o quello, su taluna o altra cosa, però trattando discorsi inerenti il nostro territorio, e quindi la nostra regione in particolar modo, ci saremo posti alcuni quesiti come, per esempio, che tipo di zona è la nostra, come siamo collocati nel contesto nazionale, o come spesso mi accade: ma l'Abruzzo è una regione Centrale o Meridionale?

Per dare una risposta ci sarebbero mille modi perchè il problema va visto ed analizzato sotto ottiche diverse e da diverse angolazioni; la nostra Regione, a cavallo tra Nord e Sud in un'eccezione tutta geografica, è chiaramente parte dell'Italia Centrale, come del resto il Lazio con il quale confiniamo anche perchè è in essa inclusa grossa parte dell'Appennino Centrale.  Si potrebbe altresì aggiungere come il fatto stesso che la nostra latitudine, per buona parte al di sopra del 42° parallelo e, quindi anche sopra la stessa capitale faccia presagire ancora maggiormente una nostra collocazione nel Centro.

Tuttavia questi indici, a mio parere, possono anche essere insufficienti per dare una risposta esauriente al nostro problema; una regione va studiata maggiormente tenendo conto dei suoi connotati sociali, storici ed economici, e da ciò si evince chiaramente come l'Abruzzo possa essere incluso a ragion veduta tra le regioni del Sud.  Basti pensare alle dominazioni spagnole che si sono succedute nei secoli scorsi con la dinastia dei Ferdinando di Borbone prima con il Regno di Napoli e poi con quello delle Due Sicilie, oppure pensando alla nostra economia che fino ad alcuni decenni addietro era probabilmente basata su agricoltura e pastorizia, tipico delle regioni meridionali con una fortissima disoccupazione che diede luogo ad una massiccia migrazione verso il Nord e l'estero.

Fino a poco tempo fa la nostra regione era tra le più basse d'Italia come reddito netto prodotto e beneficiava, come quelle meridionali, dei proventi derivanti dalla Cassa per il Mezzogiorno; anche a livello sociale, noi saremmo più facilmente accostati al Sud in funzione del nostro dialetto, che non è "romanizzato" ma che trae origini da quello pugliese, delle nostre usanze e del nostro ricco folklore, prova ne sia che le nostre tradizioni sono più vicine a quelle pugliesi e campane, rispetto a quelle tipiche delle regioni cosiddette centrali come Umbria, Marche e Lazio.

La situazione attuale, però, registra un contesto economico notevolmente migliorato in quanto esso non è più basato solo sull'agricoltura ma anche su piccoli insediamenti industriali, su terziario e turismo in modo particolare, che vede la nostra regione abbastanza autosufficiente a contenere recessione e disoccupazione ancora imperanti nelle zone del Sud.  A ragione di tutto questo si potrà pertanto asserire che in definitiva oggi la nostra Regione si è sganciata dal blocco di quelle meridionali, trovando una sua identità e diventando via via una zona di transizione tra Centro e Mezzogiorno dunque potrebbe essere intesa come la regione più a sud di quelle Centrali e quella più a Nord tra quelle meridionali.

F. A.

 

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